Sono entrata tra le 9:20 il che significa che, con il ritardo accumulato ieri, l’orario di uscita è stimato intorno alle 18:30).
Ieri sono stata in ufficio fino alle ore 15:00. Poi ho preso un permesso perché avevo la visita oculistica che, come avevo immaginato, ha certificato che sto diventando una piccola talpa. Nulla di grave: un po’ l’età che avanza, un po’ le tante ore passate davanti al PC, un po’ i valori bassi di emoglobina e ferro che non riescono a compensare, insomma questo di tutto un po’ ha determinato un calo nella vista.
Porremo rimedio aggiungendo gradi agli occhiali da lettura e un altro paio di occhiali a quelli da lettura.
Per adesso farne uno unico non è possibile, stando al responso della Dottoressa.
Altre visite che mi mettono più in agitazione le avrò domani e speriamo che tutto proceda bene!
Su ieri essendo rimasta poco in ufficio non ho molto da raccontare: avrò intercettato forse 2/3 persone e non di persona personalmente ma nel senso che ne ho sentito la voce.
Una prima voce era di un tipo in cui in passato (mille mila anni fa) pensavo di aver trovato il principe azzurro: peccato che non era né azzurro e neppure principe. Un poverino, un essere privo di spessore caratteriale e umano, tendenzialmente narciso, assai bugiardo ma che mi ha intortato per bene. Insomma, uno di quei tipi che quando ti ridesti da un sonno profondo (e non grazie ad un bacio) stai lì incredula a dirti ‘ma come diamine ho fatto’.
Onestamente non vale neppure più la pena di parlarne. Fortunatamente (certo non senza fatica ma dopo aver pagato uno scotto pesante sia emotivo che professionale, perché si sa che, se si ha una relazione sul lavoro, chi ne paga poi le conseguenze – fino all’emarginazione – è sempre la donna, a dispetto di tutti i corsi sulla parità di genere e blah blah blah che ti fanno fare) con questa storia ho fatto pace ormai molto tempo fa. Tant’è che i nostri rapporti sono tanto cordiali che lasciano stupiti un po’ tutti quelli che, in qualche modo e a vario titolo, conoscevano il pregresso.
Non so cosa sia accaduto ma ad un certo punto dentro di me è come se fosse scattato un interruttore che mi ha fatto capire che dovevo pensare alla mia serenità e atteggiamenti tipo incontralo senza salutarlo e/o continuare a provare rancore, non me la garantivano.
Insomma, alla fine e neppure con grande fatica, sono stata io, la parte lesa, a tendere la mano (anche se senza toccarlo non si sa mai gli tornassero in mente strane idee) e questo mi ha fatto stare molto molto meglio.
…uno di quei tipi che quando ti ridesti da un sonno profondo (e non grazie ad un bacio) stai lì incredula a dirti “ma come diamine ho fatto”
Anzi adesso lo uso! Lo so, sembra brutto detto così ma è un po’ questo quello che faccio. Se mi serve qualcosa di pratico, tipo un aiuto per qualcosa che sia di lavoro o meno (magari un passaggio in motorino da qualche parte e/o la ricerca di un Sì Piaggio da acquistare) mi rivolgo a lui, gliene parlo. Anche se poi decido e me la cavo da sola.
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